Momenti preziosi trascorsi con i propri figli,
la possibilità di stare assieme in occasioni uniche.
I genitori di III classe raccontano la loro esperienza di accompagnatori
durante le uscite didattiche.
Nella nostra scuola le uscite didattiche accompagnano tutto il percorso dei bambini, creando un’armoniosa corrispondenza tra quanto viene proposto in classe e le ricchezze naturali, artistiche, storiche del territorio, intessendo le proposte in maniera viva, esperienziale, così che l’apprendimento passi dal cuore e dalle mani prima di arrivare alla sfera del pensare. In I classe si fanno delle belle passeggiate nei dintorni della scuola, tra prati e boschi, in II classe si scoprono i sentieri che portano ad ammirare affreschi e opere d’arte in paesini e chiesette del circondario, in III classe si fa visita ad artigiani e contadini, osservandoli attenti e provando a lavorare con loro.. e così via, fino alle classi più alte. I genitori hanno la preziosa possibilità di accompagnare le Maestre e i bambini durante le uscite e di poter vivere con i propri figli, in una o più occasioni, queste esperienze speciali, scoprendo assieme il mondo ed i suoi doni. Ecco il racconto delle mamme e dei papà di III classe.
La mattinata tanto attesa finalmente arriva. Gli altri genitori vanno al lavoro, il cortile della scuola si svuota e noi aspettiamo trepidanti che i nostri bambini, dopo i saluti in classe, escano dal portone.. Ed eccoli!
Felici, emozionati, entusiasti. Si parte!
Uno degli aspetti che rendono queste mattinate così belle è poter avere uno scorcio della vita dei propri figli con il gruppo della classe. Mamma Stefania racconta: “Quello che più mi ha colpito in questa esperienza e che mi ha davvero scaldato il cuore è il vederli tutti insieme, osservarli interagire tra loro e anche con la Maestra. Osservare quella luce negli occhi è qualcosa di indescrivibile. C’è davvero tra loro un rapporto armonioso, di unione tra anima e anima, che viene da lontano”. E mamma Sira aggiunge: “Porto nel cuore l’emozione nel vedere la mia bambina così legata alla sua classe. Il cerchio di canti delle Maestre con i bambini in mezzo al prato, nell’aria fresca del mattino, nel profumo dell’erba ancora coperta di rugiada, è stato un attimo magico”. Per i bambini, poi, è davvero emozionante avere i genitori vicini in questi momenti, dai loro occhi traspare la gioia: sei qui con me e per me.
Mamma Laura racconta: “Io ho sentito molto l’estrema presenza che tutti avevamo quella mattina, adulti e bambini”.
Queste uscite regalano anche l’occasione di lavorare al fianco dei bambini, come racconta papà Massimo: “Le immagini che serbo nel cuore delle due uscite a cui ho partecipato – vendemmia e raccolta delle pannocchie – sono quelle di bambini operosi che insieme sanno stare bene trovando un loro equilibrio. È stato bello vederli muoversi tra i filari del vigneto oppure tra le file di granoturco, lavorare con loro, tutti insieme”. Gli adulti possono stare vicini ai bambini ma anche i piccoli hanno la possibilità di interagire con nuove figure. Mamma Stefania ricorda: “Sanno anche rapportarsi bene con gli adulti che li accompagnano, sono a loro agio e si instaura subito una bella unione”.
Un altro aspetto importante è che i genitori hanno l’occasione di conoscersi meglio e rafforzare il loro legame. Papà Fabrizio racconta: “Ritrovarsi spensierati in una mattina senza i soliti ritmi serrati è stato come ‘essere in gita’ anche noi grandi, dividersi tra genitori una fetta di torta e parlare, ridere, stare insieme.” Papà Massimo aggiunge: “È stato importante riunirci tra noi genitori e ricreare quel cerchio di famiglia allargata” e mamma Stefania conclude: “Poter fare parte di questi momenti, osservare gli sguardi, tenerli per mano, cantare con loro è davvero terapeutico.”
Ed ecco che la possibilità di partecipare a queste uscite si svela in tutta la sua ricchezza: noi genitori riceviamo un dono e possiamo farlo germogliare, in termini di presenza, senso di fratellanza e desiderio di crescita all’interno della nostra comunità, proprio come, nel racconto di mamma Serena, i bambini accolgono e curano i loro piccoli semi: “Occhi e manine impazienti si mettono in fila per ricevere dal contadino Piero il loro sacchettino di sementi, un tesoro in potenza del quale scopriranno nel corso dell’anno la forza creatrice. Con poche parole semplici e sagge, lui spiega ai bambini, ed anche a noi, le fasi della semina, dalla preparazione del campo ai gesti da compiere, all’attesa e alla fiducia da riporre nel cosmo per la fruttificazione. Siamo esseri affidati e questo ricordarlo sotto il cielo con piccoli semini in mano fa tanto bene anche a noi adulti, forse solo a noi adulti, ché i bambini ancora lo sanno e per loro è straordinariamente normale.”
Arrivederci alla prossima uscita, con i cuori aperti, il sorriso e la gioia di esserci!
Scuola Steiner Varese
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